*Oggi Primo Maggio festeggiamo la grande rivoluzione preannunciata dalla nostra Costituzione riguardante il lavoro: “Repubblica fondata sul lavoro”, “Diritto al lavoro”, “condizioni che rendano effettivo questo diritto”, “un’esistenza libera e dignitosa” assicurata a ogni lavoratore e alla sua famiglia. Una rivoluzione che, a distanza di 76 anni, ancora stentiamo a realizzare. Ci sono persone in povertà, senza nessuna opportunità di lavoro, con lavori precari, con bassi salari, sfruttate, costrette a lavorare in nero, discriminate sul lavoro, che muoiono a causa del lavoro. Oggi ho celebrato questa giornata di festa, ma anche di una rivoluzione mancata, a Portella della Ginestra, ricordando l’eccidio del Primo Maggio del 1947, che segna la prima strage politico-mafiosa della nostra storia repubblicana. Mi piace ricordare le parole di Danilo Dolci - sociologo, poeta, spirito libero - dedicate a questa strage, dopo anni di un’ampia ricerca documentale, frutto anche delle dirette testimonianze di alcuni componenti della banda di Salvatore Giuliano intervistati in carcere: “Gli italiani devono sapere che Portella della Ginestra è la chiave per comprendere la vera storia della nostra Repubblica. Le regole della politica italiana di questo mezzo secolo sono state scritte con il sangue delle vittime di quella strage”".

Lo scrive su X il leader del M5S, Giuseppe Conte.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 01 maggio 2024 alle 22:15
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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